Storie di volontariato

Angela è studentessa in Human Rights and Multilevel Governance presso l’Università di Padova. Da noi ha svolto un tirocinio curricolare di 225 ore. Ci scrive:
«Ho visto con i miei occhi quanto sia complesso l’inserimento nella società italiana dei rifugiati, richiedenti asilo e immigrati e soprattutto quanto lo Stato lasci indietro gli ultimi, piuttosto che farsi carico delle loro situazioni, emarginandoli così dalla società.
L’accesso ai servizi essenziali per noi appare scontato, ma per molte persone non lo è, pertanto si ritrovano a vivere in condizioni estremamente precarie e necessitano del nostro aiuto.
Una storia che mi è rimasta particolarmente impressa riguarda un utente che si è rivolto a sportello in cerca di aiuto poiché si trova da molti anni in Italia e non riesce a ottenere la protezione internazionale, non riesce a ottenere la residenza e, di conseguenza, la carta d’identità, che gli permetterebbe di ottenere lavoro, vivere in una casa, accedere al servizio sanitario e a vivere come ogni essere umano dovrebbe. Ciò che mi ha colpito di questa storia è stato il modo in cui lui la raccontasse, traspariva tanta tristezza dal suo volto e dalle sue parole e soprattutto, tanta delusione. In quel momento mi sono sentita impotente e allo stesso tempo arrabbiata. Perché alcuni vivono meglio di altri? Perché non possiamo avere tutti le stesse possibilità e tenore di vita?